Riunione
straordinaria questa mattina nella sede dell’associazione commercianti per
discutere della manovra: «Solo un favore alle grandi strutture di vendita»
PADOVA . Riunione straordinaria stamattina
del consiglio generale dell’Ascom che – sottolineano i vertici
dell’associazione «la dice lunga sulla preoccupazione dei commercianti per la
manovra del governo Monti».
Questa mattina, nella sede di piazza
Bardella, si sono riuniti i rappresentanti delle categorie e del territorio dell’associazione
commercianti ed i toni, nei confronti del decreto “salva Italia” non sono stati
dei più morbidi.
»La liberalizzazione degli orari dei negozi –
ha attaccato il presidente, Fernando Zilio – magari, come giura Monti, potrà
anche salvare l’Italia, ma decreterà la fine del commercio di vicinato».
Sul banco degli imputati, per i
rappresentanti dei commercianti padovani, la norma che, entro 90 giorni, vedrà
la completa liberalizzazione degli orari a meno che, ed è ciò che si augurano
all’Ascom di Padova, la Regione (e dunque l’assessore Coppola con la quale è in
corso una buona collaborazione) non possa ancora esprimere un proprio giudizio
di merito e non sia solo costretta ad accettare il diktat di Palazzo Chigi.
«Il governo dei banchieri – ha rincarato la
dose Zilio – fa un favore alle grandi strutture di vendita e, di fatto, obbliga
i piccoli esercizi commerciali ad un surplus di costi e di lavoro che li
metterà in ginocchio.
I nostri sforzi, poi, per fare in modo che i
centri cittadini, grandi e piccoli, non diventino terra di nessuno, vengono di
fatto vanificati visto che sarà possibile, di giorno e di notte, nei giorni
feriali ed in quelli festivi, raggiungere
il centro commerciale e lì fare i propri acquisti con buona pace per noi che da
anni ci battiamo per rivitalizzare i centri storici ed i quartieri».
Da:
http://mattinopadova.gelocal.it
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