C'è chi ha tenuto aperto anche 47 domeniche
su 52. La normativa regionale che regola le aperture domenicali esiste, ma di
fatto nel 2010 è stata applicata da Comuni, associazioni di categoria e parti
sociali, in maniera spregiudicata fino, in alcuni casi, a sancire una forma di
liberalizzazione totale.
È per questo che il direttore di
Confesercenti Bergamo, Giacomo Salvi, in vista dei termini per la presentazione
da parte dei tavoli di lavoro delle date delle deroghe domenicali, invita a
usare con moderazione la possibilità introdotta dai neonati distretti del
commercio di tenere sempre aperto la domenica.
«L'ultima normativa regionale del 2010 ha di
fatto sancito una serie di regole per le aperture domenicali – spiega Filippo
Caselli, vicedirettore di Confesercenti Bergamo –. Sono state studiate per
conciliare le esigenze del commercio al dettaglio, della grande distribuzione e
dei lavoratori sulle aperture nelle giornate di festività».
«L'istituzione dei neonati distretti del
commercio ha aperto però nuove opportunità – aggiunge Caselli –: in primis la
possibilità di nuove deroghe nelle aperture domenicali senza porre alcun limite
se non quello concordato sempre dal tavolo composto da Amministrazione, grande
distribuzione, parti sociali e associazioni di categoria.
C'è chi l'anno scorso ha siglato accordi
equilibrati fissando un tetto di otto o nove aperture in più rispetto a quanto
stabilito per legge e chi invece ha concesso fino a 25 domeniche in più
giungendo così in totale ad aperture anche di 47 domeniche in un anno su 52».
Da: ecodibergamo.it del 30 novembre 2011
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