venerdì 26 agosto 2011

MONDOVÌ: PROGETTO “IMPRESE NEL CENTRO STORICO”

Un altro comune attento ai suoi commercianti per vitalizzare il centro.
Il Comune di Mondovì con delibera n° 26 del 17/02/2011 ha prorogato per il biennio 2001 – 2012 il progetto.

Premio per l’insediamento e la riqualificazione  di imprese artigianali e commerciali  nei centri storici della Città di Mondovì

Il Comune di Mondovì intende sostenere lo sviluppo del tessuto imprenditoriale urbano assumendo quale ambito di intervento tutti i centri storici cittadini (Breo, Piazza, Carassone, Borgato, Rinchiuso e Via Ripe), nei quali incentivare, nel biennio 2011-2012, l’insediamento o la riqualificazione di nuove attività artigianali e commerciali, privilegiando in maniera specifica l’artigianato artistico, tradizionale e tipico che trova nei centri storici una collocazione ideale nonché gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande ed i relativi dehor, che contribuiscono ad animare e rendere attrattivi e vitali i luoghi tradizionali del commercio urbano.
A tale scopo si intendono erogare incentivi sotto forma di premio una tantum a favore degli imprenditori insediati o insediandi nei centri storici di Mondovì, a condizione che tali soggetti abbiano sostenuto un investimento, di carattere materiale e/o immateriale, funzionale all’apertura o alla riqualificazione di un’attività economica.

La delibera e il regolamento.
albo pretorio – deliberazioni e atti amministrativi – giunta – numero da 26

AGEVOLAZIONI PER L’APERTURA DI NUOVI ESERCIZI DI VICINATO A BERTINORO E FRATTA TERME

La delibera n° 31 e 32 del 30/03/2011 del Comune di Bertinoro a sostegno del piccolo commercio:

Premesso che questa Amministrazione intende promuovere lo sviluppo economico di Bertinoro e Fratta Terme, realtà che per un più efficace rilancio necessita di una riqualificazione delle attività economiche territoriali, visto che ormai lo stabilimento termale ha riaperto da qualche anno con positivi risultati in termini di presenze;

che allo scopo intende introdurre delle agevolazioni, sia di natura tributaria che tariffaria, per l'apertura di nuove attività di esercizi di vicinato commerciali ed artigianato di servizio;

che in particolare si ritiene opportuno ridurre l'imposta comunale sugli immobili (ici), la tassa occupazione spazi ed aree pubbliche (tosap) e i diritti di segreteria;

PROPONE

1)    Nel territorio di Fratta Terme, come individuato nell'allegato alla presente sotto la lettera A, nel caso di apertura di nuove attività di esercizi di vicinato commerciali ed artigianato di servizio, con apertura del nuovo esercizio tra il 01.04.2011 e il 31.12.2013, sia per apertura ex novo che per trasferimento di attività esterne al perimetro di intervento, sono previste le seguenti agevolazioni:

- riduzione del 50% dell'Ici dovuta sul fabbricato oggetto di apertura per i 36 mesi successivi alla presentazione della comunicazione di apertura presentata al competente ufficio comunale, a condizione che il contribuente presenti al Settore Finanziario Servizio Tributi apposita autodichiarazione entro il 31 dicembre dell'anno di apertura;

- se per l'apertura dell'attività di cui sopra è necessario effettuare degli interventi di tipo edilizio, si prevede anche una riduzione del 50% dei diritti di segreteria relativi al rilascio di atti e certificazioni edilizie, approvati con delibera C.C. n. 106 del 21.12.1993 aggiornata da ultimo con delibera G.C. n. 18 del 02.02.2007; 

- se per l'esecuzione degli interventi di tipo edilizio di cui sopra è necessario occupare il suolo pubblico, si prevede anche l'esenzione dal pagamento della Tosap per i primi due mesi di occupazione di aree pubbliche per l’esecuzione dei lavori stessi;

Le delibere:

poi: Delibere di Consiglio - 2011 - n° 31 e 32

martedì 23 agosto 2011

COMMERCIO DI VICINATO, IL PROBLEMA DIVENTA “COMUNE”

……………. Sorge spontaneo chiedermi come questi Comuni pensino di sostenere le attività commerciali che li operano? Come è possibile agevolare i nuovi imprenditori del commercio?
Allora, per prima cosa occorre fare una seria riflessione sul fenomeno del depauperamento dei centri storici cittadini e sull’esigenza sempre più palpabile di una loro rivalorizzazione, ma soprattutto vivacizzazione.
Troppi, infatti, sono i centri storici in difficoltà e, di conseguenza nasce nella gente la convinzione che tutto il comparto commerciale non meriti di essere visitato.
Grosso errore di valutazione! Dico questo perché i negozi di vicinato sono le autentiche risorse che fanno fare la differenza alle piazze ed alle vie cittadine dei nostri Comuni partendo dal capoluogo per arrivare a veri gioiellini storici come può essere un borgo a ……………… piuttosto che a …………….
Perché, perciò, non prevedere da parte delle amministrazioni comunali degli incentivi alle attività commerciali e a quelle esistenti da almeno dieci anni purché si impegnino a riqualificare meglio le vie delle città. Quindi le attività presenti sul territorio e le nuove attività, a patto che si impegnino a mantenerle almeno per tre anni, potrebbero accedere ad una serie di agevolazioni che per quelle già in funzione potrebbero essere sgravi fiscali su tasse ed imposte ( ad esempio un rimborso del 50% degli importi versati per ICI, Tarsu e Tosap ).
Per le nuove imprese, invece, si potrebbe prevedere un contributo “una tantum” da aggiudicarsi tramite un bando che privilegi insediamenti in zone centrali od in assi commerciali che necessitano di essere ravvivati e riqualificati dal punto di vista dello shopping.
Mia nota: faccio notare che altre amministrazioni (vedi Post precedenti) hanno previsto o già adottato queste agevolazioni.

GLI EFFETTI DELLA MANOVRA BIS DEL 13 AGOSTO: NEGOZI SEMPRE APERTI

ESTESA A TUTTA ITALIA LA LIBERALIZZZAZIONE DI ORARI E APERTURE
Nel decreto approvato dal Governo lo scorso 13 agosto trova spazio una norma che estende all’intero territorio nazionale, e non più soltanto alle città d’arte e turistiche, la possibilità di derogare sugli orari di apertura e chiusura dei negozi e sul periodo di festività degli esercizi commerciali

In pratica dal 14 agosto non ci sono più vincoli di orario, nè di chiusura domenicale o infrasettimanale per quanto riguarda esercizi commerciali.
Si tratta di un decreto che per ora vale 60 giorni: infatti se il Parlamento non procede con l'approvazione, decadrà automaticamente.

In un momento in cui non c’è benessere questo provvedimento dà nuova vita solo a chi ha più mezzi, cioè alla grande distribuzione, e rischia di accelerare la scomparsa dei piccoli, pronti a garantire un servizio, non ad abbracciare una missione.

Togliere le regole non significa migliorare il sistema, bensì il contrario. I piccoli negozi non reggeranno la concorrenza dei centri commerciali e l'offerta distributiva tenderà inevitabilmente verso, una triste, omologazione. Se non lo si capisce per tempo, dopo sarà troppo tardi, e il depauperamento progressivo della rete distributiva di prossimità sarà di fatto una perdita irreversibile di un servizio che ad oggi altri Paesi ci invidiano.

lunedì 8 agosto 2011

COMMERCIO DI VICINATO ......… UNA RISORSA DA VALORIZZARE


I MIEI COMPLIMENTI AL DIRETTORE per questa perfetta descrizione della categoria.

Ricordo spesso l’affermazione del Presidente della Confcommercio Imprese per l’Italia Carlo Sangalli «la luce di una “bottega” è una luce della città e, quando questa si spegne, muore un pezzo di via e si lascia spazio alla microcriminalità».
Da qui è facile intuire come il commercio rappresenti un anche ruolo sociale, una considerazione questa diventata però sterile ai nostri giorni perché la categoria dei commercianti da molti viene ritenuta marginale, parassitaria, bypassabile ed interessante da citare nei salotti televisivi quali elemento portante dell’evasione fiscale.

Il concreto rischio che ritengo oggi corre la categoria è quello di vedere trasformato il negoziante in un oggetto complementare dell’arredo urbano e non una componente fondamentale strategica di quell’economia diffusa formata da tante piccolissime imprese da sempre impegnate nell’ offrire il loro prezioso servizio alla comunità.
Parlare di commercio e comprenderne il vero valore intrinseco non è da tutti, ma soprattutto non è per tutti, fanno fatica a capire i politici, i funzionari pubblici, i dirigenti ed a volte anche i giornalisti.
Quando un commerciante espone i suoi problemi o le sue rivendicazioni nella migliore delle ipotesi trova cenni di assenso con la testa, ma spesso ritengo sia più per compassione che non per aver capito il vero senso di quello che si è affermato.

Ritengo che nel modo di pensare della maggioranza della gente vige il retro pensiero che le problematiche siano pura invenzione e che la verità risieda nel fatto che ogni mattina nei negozi si possa aprire il rubinetto e far sgorgare soldi a non finire.
La società attuale stenta a comprendere l’imprenditore commerciale, lo ritengono furbo, “scafato” difficilmente lo stimano come un professionista del suo settore.
Manca una reale presa di coscienza da parte del mondo della politica ed anche noi, uomini di Associazione, spesso sbattiamo la faccia contro un “muro di gomma”.

BERGAMO: DAL COMUNE FONDI PER I NEGOZI DI VICINATO

Sabato 6 agosto 2011
Il Comune di Bergamo scende in campo a sostegno dei negozi di vicinato. L'amministrazione guidata dal sindaco Franco Tentorio ha infatti concluso il lavoro per la predisposizione di un regolamento, che dovrà essere vagliato dal Consiglio comunale, che prevede fondi in favore delle attività commerciali e artigianali a salvaguardia del mantenimento del commercio di prossimità nei quartieri e nei borghi storici della città.
Lo scopo dei contributi consiste nel rivitalizzare alcune vie e aree depresse del centro città, con particolare attenzione ai prodotti tradizionali di largo e generale consumo e alle merceologie mancanti.
Via Quarenghi, assieme ad altri borghi storici, sarà oggetto di particolare attenzione affinché possa utilizzare al meglio i fondi messi a disposizione.
Verrà istituita una apposita commissione che coinvolgerà le associazioni di categoria per l’individuazione dei destinatari di questi fondi, finalizzati all’avvio delle fasi di start up delle attività.
Mi auguro che dopo le parole arrivino i fatti.

sabato 6 agosto 2011

COME PASSARE DALLA SOCIETÀ DEL BEN-AVERE A QUELLA DEL BEN-ESSERE

Alcuni concetti condivisibili tratti dalla lettura del libro: MANIFESTO PER LA FELICITA’ scritto dal Prof. Stefano Bartolini, che consiglio di leggere.

......................................
Viviamo in paesi ricchi, ci siamo affrancati dalla povertà di massa e abbiamo accesso ai beni di consumo, all’istruzione, alla sanità, a una vita più lunga e sana.
Pure ognuno di noi avverte nell’aria il serpeggiare di un’insoddisfazione diffusa, di un malessere e un disagio psicologico che si esprimono in una dolente litania che passa di bocca in bocca: la mancanza di tempo.
Viviamo di corsa in mezzo a individui frettolosi.
E a mancare è prima di tutto il tempo delle relazioni con gli altri, sacrificate sull’altare del benessere materiale, che conosce solo due imperativi: lavoro e consumo.
Siamo più ricchi di beni e sempre più poveri di relazioni.
Ecco perché siamo sempre più infelici.
È questo il quadro desolante confermato dagli studi di varie scienze sociali sulla “felicità” nei paesi a più alto grado di sviluppo.
Ma davvero per divenire più ricchi economicamente dobbiamo per forza essere poveri di relazioni interpersonali, di benessere, di tempo, di ambiente naturale? Davvero non esiste un’altra strada?
........................... La crisi si sta allargando a macchia d’olio e sta degenerando per la “disponibilità di un popolo a vivere al di sopra delle proprie possibilità e la disponibilità del resto del mondo a fornirgli le risorse per farlo”.

venerdì 5 agosto 2011

BRUGHERIO: IL TAR RESPINGE L’ORDINANZA DEL SINDACO. CENTRI COMMERCIALI CHIUSI ALLA DOMENICA

Il TAR della Lombardia, con ordinanza cautelare n.1269/2011, ha accolto le ragioni dei lavoratori rappresentati da Filcams CGIL e Fisascat CISL nel ricorso contro l’ordinanza del Sindaco di Brugherio n. 49 del 2011.

Il Sindaco di Brugherio infatti aveva deciso unilateralmente che nel distretto commerciale di Brugherio appunto (dove in particolare opera Bennet, noto supermercato) i negozi potessero rimanere aperti praticamente tutte le domeniche dell’anno.

L’ordinanza n.49 rendeva operativa la decisione del Sindaco nonostante la mancanza di un requisito fondamentale: l’accordo sindacale tra i lavoratori e le aziende commerciali interessate all’apertura, accordo mai sottoscritto.

Da qui il ricorso delle Organizzazioni Sindacali di categoria C.G.I.L e CISL assistite dall'Avv. Prof.Vittorio Angiolini.

Gli accordi tra le parti, preventivi rispetto alle ordinanze di apertura domenicale, in altre circostanze hanno consentito ai lavoratori di negoziare la disponibilità al lavoro festivo con il rispetto dei limiti contrattuali del settore in materia. Inoltre , hanno procurato maggiore stabilità al personale attraverso l’allungamento dei contratti, hanno garantito attività di formazione e persino qualche riconoscimento salariale.

Invece l’ordinanza del Sindaco di Brugherio accoglieva solo le richieste della parte datoriale al netto di qualsiasi diritto dei lavoratori interessati, obbligati al lavoro festivo con contratti precari.

Il TAR, per il momento, rimette a posto le cose: interrompe gli effetti dell’Ordinanza del Sindaco e dispone da subito la sospensione delle aperture domenicali e festive, a pena della risarcibilità dei danni eventualmente prodotti.
Riconosce quindi la fondatezza della richiesta delle Organizzazioni Sindacali di far precedere l’ordinanza necessariamente dalla contrattazione e dal coinvolgimento dei lavoratori.

ll TAR della Lombardia deciderà in via definitiva sul merito della questione il prossimo 2 dicembre 2011
Dal comunicato stampa: FILCAMS CGIL MB FISASCAT CISL MB
L’ordinanza cautelare del 01/08/2011


giovedì 4 agosto 2011

LA REGIONE PIEMONTE VARA LA LEGGE PER SALVAGUARDARE IL COMMERCIO AMBULANTE E DI VICINATO

Commercio, legge bipartisan: per un anno niente ipermercati.
Il provvedimento nel suo complesso mira a favorire il commercio di vicinato anche con la creazione di un fondo regionale destinato al sostegno dei piccoli esercenti e l'esclusione degli ambulanti dalla Bolkenstein

Torino 25/07/2011
È stato approvato dal Consiglio regionale il disegno di legge n.55 “Disposizioni urgenti in materia di commercio”, che interviene sull’attuazione della direttiva europea “Bolkestein” e modifica la legge regionale n. 28/1999 sull’incentivazione del commercio.
Una legge innovativa, concepita e votata insieme da maggioranza e opposizione e che introduce una grande novità: esclude infatti gli ambulanti dall'applicazione della direttiva europea Bolkenstein che tante proteste aveva provocato nei mesi scorsi.
Di conseguenze le loro licenze non verranno messe a bando, come voleva la Ue, e resteranno di durata decennale automaticamente rinnovabili, a disciplina invariata come è stato fino ad oggi.
Il provvedimento nel suo complesso mira a favorire il commercio di vicinato con altre due iniziative: la creazione di un fondo regionale destinato al sostegno dei piccoli esercenti e il blocco per un anno dell'autorizzazione delle nuove licenze per i centri commerciali di dimensioni superiori ai 4.500 metri quadrati.
Il fondo sarà finanziato con l'aumento degli oneri di urbanizzazione a carico della grande distribuzione. Queste maggiori entrate serviranno per rivitalizzare il commercio già esistente nell'area, e in particolare i piccoli negozi, in modo da contrastare le ripercussioni negative legate ai grandi insediamenti. 

A SERIATE CONTRIBUTI AL COMMERCIO DI VICINATO


Il comune di Seriate fa un altro passo avanti per salvaguardare le attività commerciali del suo centro storico.
L’amministrazione comunale dopo la definizione delle attività compatibili, approvata nell’autunno 2010, ha proposto al Consiglio Comunale il regolamento per la concessione di contributi al mantenimento e all’apertura di nuove attività commerciali e artigianali da ubicarsi in alcune aree del centro storico di Seriate.
Il Consiglio comunale con delibera n° 19 del 28/03/2011 ha approvato il relativo regolamento per la concessione dei contributi con l’obiettivo di riqualificare il centro storico di Seriate attraverso la valorizzazione delle attività esistenti e la promozione di nuove aperture di negozi di vicinato che consentano ai cittadini di partecipare maggiormente alla vita dell’intera area del centro storico.
L’agevolazione riguarda il rimborso del 50% delle somme pagate per ICI, Tarsu e Tosap.

 La delibera e il regolamento:

mercoledì 3 agosto 2011

UNA BUONA NOTIZIA: MOZZANICA, NIENTE TASSA SUI RIFIUTI PER CHI APRE UN NEGOZIO.

IL SINDACO: 'INCENTIVO PER IL COMMERCIO DI VICINATO'
 Il Comune di Mozzanica non farà pagare la tassa sui rifiuti e quella sull'occupazione del suolo pubblico ai nuovi negozianti: è quanto è stato deciso con la delibera n° 10 del 21/03/2011.
Un gesto piccolo ma concreto per tentare di invertire la tendenza alla desertificazione che, nell'era dei grandi centri commerciali, affligge i centri storici dei piccoli paesi.
L'idea è venuta all'assessore al Commercio Elena Cella, che ha voluto così stimolare l'apertura di nuove botteghe.
L'amministrazione comunale ha già messo a bilancio 2.500 euro che serviranno a coprire il mancato gettito.
“Se perdiamo i negozi di vicinato è un guaio – spiega il sindaco Massimo Alloni – Non tutti si recano negli ipermercati per fare spese. Gli anziani, ad esempio, hanno bisogno di avere un punto vendita sotto casa.
In generale, il negozio di vicinato fa comodo a tutti. Noi abbiamo cercato di compiere un piccolo gesto per sostenere chi ha ancora il coraggio di investire nel commercio.
Non si diventerà ricchi, ma si può ancora lavorare con soddisfazione. La speranza è che qualcosa si muova. Ha appena aperto i battenti un'agenzia viaggi, ora speriamo che arrivi anche un fruttivendolo: è impensabile che Mozzanica non abbia un negozio dove acquistare banane e insalata”.
Secondo il sindaco, “il rapporto tra negoziante e cittadino ha ancora un grande valore nelle nostre comunità. Non si tratta di fare concorrenza ai centri commerciali, ma di proporre un'alternativa di qualità”.

La delibera: