giovedì 6 gennaio 2011

DISTRETTO del COMMERCIO

Perché una vetrina accesa è un pezzo buio di strada in meno!
Spinto dalle vicende legate alla prossima costituzione, nella zona di Romano di Lombardia (BG) e dintorni, del Distretto del Commercio, scrivo queste righe perché, al di là dei legittimi interessi dei piccoli negozi, voglio ribadire il valore sociale e il contributo alla vivibilità dei paesi che danno le attività dei servizi e il piccolo commercio di vicinato.
Premettendo che la legge regionale sui Distretti del Commercio è nata per salvaguardare le varie polarità commerciali, noto che invece nella proposta del Distretto di Romano di Lombardia sono state scritte delle regole che andrebbero a favorire ulteriormente i due/tre centri commerciali della zona concedendo ulteriori aperture festive oltre alle 22 già consentite dalla Legge.
Ribadisco che sono favorevole alla costituzione del Distretto del Commercio, ma contrario al Distretto prospettato che avrebbe, principalmente se non essenzialmente, lo scopo di favorire i centri commerciali con ulteriori aperture domenicali, che sono state finora concesse dai Sindaci nascondendosi dietro norme interpretate a loro piacimento; COMUNE TURISTICO, CRISI DEL SETTORE, FALSI DISTRETTI COMMERCIALI e chi più ne ha più ne metta.
Alle Amministrazioni Comunali ricordo che tali politiche concorrono lentamente a ridurre gli spazi di mercato del commercio di vicinato e ne accelerano il declino, minando la possibilità di mantenere una presenza significativa, per molti aspetti considerata imprescindibile anche dal punto di vista sociale nel territorio.
Ritengo sia altrettanto utile rammentare come, la diffusione capillare dei negozi di vicinato, costituisca un servizio indispensabile e apprezzato dai consumatori e rappresenti un presidio fondamentale per un efficace contrasto al degrado urbano.

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