venerdì 16 dicembre 2011

TOSCANA: CONFCOMMERCIO, NO A NEGOZI APERTI TUTTI I GIORNI

15-12-2011
Mentre si fanno strada le nuove normative nazionali sugli orari e sulle aperture festive, quelle introdotte dalla manovra di luglio del governo Berlusconi e quelle inserite dal Governo Monti nel decreto “Salva Italia”, la Regione Toscana cerca di correre ai ripari, per far valere la competenza regionale su questa materia.
Ne parla Andrea Nardin, direttore di Confcommercio Toscana, una delle associazioni di categoria che condivide con Regione e sindacati la preoccupazione per la deregulation del settore. “Abbiamo avviato un dibattito che ha portato alla condivisione di un percorso di modifica del Codice del Commercio. “Prima di tutto speriamo che questa norma serva a definire una volta per tutte le competenze fra Regione e Stato sulla regolamentazione di orari e chiusure di negozi, bar e ristoranti.
Non dimentichiamo che la Regione Toscana ha già presentato ricorso alla Corte Costituzionale su questo tema, precisamente sulle liberalizzazioni previste dal precedente Governo. Siamo in attesa di sentenza”.
Diamo un’occhiata agli orari di apertura dei negozi nella Unione Europea – continua Nardin. “Anche gli stati più disinvolti in termini di orari di apertura osservano comunque il rito delle feste, non delegando alla buona volontà di ognuno chiusure e aperture.
Una liberalizzazione selvaggia non serve a nessuno, né agli operatori né ai dipendenti, e non giova certo ai negozi di vicinato che si trovano ogni giorno a lottare in una competizione impari con la ben più potente e strutturata grande distribuzione.
C’è posto per tutti, ma non si può immaginare che una piccola impresa familiare trovi le risorse umane ed economiche per tenere aperto 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno.
La questione deve semmai essere affidata, come succede adesso, alla concertazione territoriale”.

Da: agenparl.it del 15/12/2011

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