giovedì 8 settembre 2011

MODELLO: ESSERE CONSUMATORI ANCHE LA DOMENICA ????

Alle autorità regionali i commessi dei centri commerciali del Friuli Venezia Giulia hanno proposto di introdurre come limite le aperture domenicali degli esercizi a turno, come per benzinai, farmacisti e altri settori.
Prendendo spunto da un commento a questa proposta, sottolineo e anch’io ribadisco che stiamo parlando di commercio, non di servizi vitali.
La comodità indiscussa del negozio sempre aperto, non rappresenta una necessità così globale ed è grande la comprensione per la minaccia alla qualità della vita dei lavoratori del commercio.
Il fatto che alle persone piaccia andare a fare la passeggiata al fresco d'estate e al caldo d'inverno, la domenica nelle gallerie dei centri commerciali non vuol dire che debbano farlo.
Fare la spesa la domenica non è una necessità! E comunque si parla di regolamentare le aperture non di vietarle categoricamente.

Il lavoro domenicale, dato dalle aperture festive, che da eccezione diventa regola, non va accettato come un fenomeno ineluttabile.
Ha origini e motivazioni non del tutto convincenti ed è chiaro che sono forzate dalla Grande Distribuzione per moltiplicare le occasioni di consumo piuttosto che vera necessità di servizio.

Quello che passa inosservato è semplicemente che si sta instaurando un modello che non prevede più il diritto all'acquisto ma il DOVERE di essere consumatori: tutto è sempre aperto, quindi non ci sono scuse.
A questo modello non ci si dovrebbe arrendere.
E consiglio a chi si lamenta delle chiusure e indica ai lavoratori di cambiare posto di lavoro, di riconsiderare le proprie priorità, anche perché forse fanno parte di quelle categorie di "serie A" con weekend sempre a casa, ferie garantite e addirittura gli orari dei prefestivi ridotti.
Sono personalmente cosciente che ogni lavoro ha le sue problematiche, ma a questi consiglierei di provare a lavorare in un centro commerciale aperto tutte le domeniche, e poi di esprimere un giudizio.

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