domenica 3 aprile 2011

RIFLESSIONI SUL LAVORO DOMENICALE del Dott. Santini

Rispecchiano le mie convinzioni etiche sullo stesso argomento
Il tema del lavoro domenicale è un tema di frontiera che modifica in maniera molto consistente le dimensioni a cui eravamo (e dobbiamo rimanere) abituati e cioè l’esistenza di un tempo per il lavoro e di un tempo per il riposo e per le relazioni umane e sociali.
Il lavoro domenicale, dato dalle aperture festive, che da eccezione diventa regola, non va accettato come un fenomeno ineluttabile.
Ha origini e motivazioni non del tutto convincenti e si capisce che sono forzate dalla Grande Distribuzione per moltiplicare le occasioni di consumo piuttosto che a vera necessità di servizio.
Ha seguito più il criterio di soddisfare l'esigenza di consumare piuttosto che rispondere ad esigenze di servizio.
E' venuta meno una delle motivazioni storiche e condivise nella comunità che legittimavano il lavoro domenicale, l'esigenza di servizio e ha preso piede una tendenza legata alla opportunità di poter acquistare, senza che questo fatto avesse una motivazione di necessità.
Sono aperti, ormai, quasi tutte le domeniche i centri commerciali nelle città grandi e piccole, ma è meno frequente rispetto ad un tempo il servizio sanitario, non sono aperti gli uffici pubblici, le banche, ecc
Per questo motivo si ritiene di chiedere l’impegno ai sindacati, alle amministrazioni, ai politici per contrastarne l'estensione e per riportarlo a indici più ragionevoli.
Ce lo indicano ragioni di natura economica come già detto, ma prima ancora e con maggiore intensità ragioni di natura culturale e sociale fondate su una visione della convivenza umana contrassegnata dal valore della persona e delle sue esigenze sul piano umano, sociale, spirituale, del rapporto tra persone e comunità, a partire dalla prima aggregazione naturale che è la famiglia e all'esigenza di contrassegnare la vita della comunità sul piano dei rapporti solidali tra le persone e i gruppi sociali.
Per questi motivi, dunque, va tenuto sempre al centro dell'azione sociale un principio di equilibrio e di conciliazione, che pur nella odierna turbolenza, confermi principi, valori, parametri, che diano prospettive e speranze per una piena ed effettiva promozione della persona umana in tutti i contesti e nelle diverse situazioni.

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