Sono
terminate le elezioni le nuove giunte si sono o stanno per insediarsi, le
proposte enunciate cominceranno ad essere attuate.
Tra i
programmi di tutte le amministrazioni spiccava nel commercio il recupero dei
negozi di vicinato come momento di rilancio dei centri e della società civile
contro il degrado e la desertificazione.
Le proposte
sono tutte valide anche perché’ partono tutte da un dato di fatto
inconfutabile: lo sviluppo incontrollato della gdo (grande distribuzione
organizzata) ha impoverito il tessuto urbano e ha prodotto il deserto nei
centri e nelle periferie delle nostre città, non certamente compensato dalla
creazione di centri commerciali…anzi.
La
liberalizzazione selvaggia delle licenze, o almeno di alcune, (sono escluse per
esempio taxi, farmacie, notai.) non ha portato alcun beneficio.
Assistiamo
infatti, a un stillicidio di aperture e chiusure talmente repentine da far
pensare male o quanto meno con quale faciloneria si affronta il problema ed è,
semmai ce ne fosse bisogno, la dimostrazione che anche in questo settore deve
esistere una programmazione e una costante verifica dei bacini d’utenza che
permettano la sopravvivenza delle attività dando loro una capacità remunerativa
tale da consentire un minimo utile familiare o imprenditoriale e ciò vale anche
per la gdo, i parametri di riferimento su cui si basano le conferenze
provinciali o regionali dei servizi e i riferimenti dei vari PGT comunali non
possono non essere aggiornati sia per quanto riguarda la popolazione, sia per
ciò che riguarda la viabilità e il consumo del suolo e il territorio nel suo
insieme.
Siamo saturi
e non possiamo certo dire che la saturazione sia avvenuta in maniera armonica,
abbiamo distrutto un tessuto urbano funzionante e utile socialmente tenendo
conto solo delle esigenze di grossi gruppi finanziari e bancari e ora che la
guerra ai piccoli è quasi terminata con la loro distruzione, incominciano le
guerre tra i grandi con le tragiche conseguenze di questi giorni, ove a
soccombere, come sempre sono i cittadini.
Ce ne
accorgiamo perché’ sono botte pesanti, e non singole saracinesche che non si
sollevano più. Questa battaglia la sosteniamo da anni, speriamo che ora con
queste nuove realtà appena elette ci sia un giusta risposta e i negozi di
vicinato, ma più in generale lo sviluppo del commercio, non resti solo una
promessa elettorale.
18/06/2019
Dal blog: https://cittanuovacastiglione.blogspot.com/2019/06/negozi-di-vicinato-e-gdo.html
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